Rischio Nucleare

cernobylDopo l’incidente nella centrale nucleare di Chernobyl del 1986, e la moratoria sull’impiego del nucleare a uso pacifico con il referendum popolare del 1987, l’Italia interrompe l’attività delle proprie centrali ed elabora una prima versione del Piano Nazionale per le emergenze nucleari.

Nonostante la chiusura delle centrali nucleari in Italia, l’attenzione al rischio nucleare resta alta, soprattutto per la presenza di impianti nucleari in territorio estero a meno di 200 km dal confine nazionale.

Entro tale distanza sono attualmente attive tredici centrali nucleari di potenza in Francia, Svizzera, Germania e Slovenia.

Il piano nazionale d’emergenza per le emergenze radiologiche, approvato con decreto del Presidente del Consiglio del 19/03/10, individua e disciplina le misure necessarie per fronteggiare gli incidenti che avvengono in impianti nucleari al di fuori del territorio nazionale, tali da richiedere azioni di intervento coordinate a livello nazionale.

 

In caso di ordine di evacuazione

Se viene diramato l’ordine di evacuare la propria abitazione o il luogo di lavoro, è importante adottare i seguenti comportamenti:

• prima di uscire, chiudere le porte e le finestre;
• tenere chiusi i finestrini della propria vettura e spento l’impianto di aerazione;
• ascoltare la radio per avere le informazioni sulle vie di evacuazione e altre informazioni utili.

 

In caso di riparo al chiuso

Le autorità per la salute pubblica possono emettere l’ordine rivolto ai cittadini residenti nella zona interessata, di ripararsi in un luogo chiuso, ad es. in casa o in ufficio.
Si consiglia di:

  • restare in ambienti chiusi;
  • chiudere le porte e le finestre;
  • spegnere gli impianti di aria condizionata e tutti i sistemi di presa d’aria esterna;
  • spostarsi se possibile in ambienti seminterrati o interrati.

 

Comportamenti da adottare

Nell’immediato si consiglia di:

  • non usare la macchina: si rischierebbe un’esposizione maggiore alle radiazioni e si impedirebbe il transito dei mezzi di soccorso;
  • portare gli animali domestici all’interno dell’edificio;
  • rimanere aggiornati via radio o tv
  • ridurre l’uso del cellulare al fine di garantire le linee telefoniche libere;
  • usare l’acqua del rubinetto se non espressamente sconsigliato dalle autorità per la salute pubblica
  • cambiarsi d’abito prima di entrare nel luogo dove si è trovato riparo, e riporre abiti e calzature in sacchi di plastica sigillati e lontani dai luoghi frequentati.
  • fare una doccia con acqua calda e sapone liquido.
  • ripararsi in caso di pioggia, e lasciare fuori l’abitazione l’ombrello, l’impermeabile e gli indumenti bagnati.

Consumo di cibo contaminato e acqua
Il consumo di alimenti contaminati può determinare un aumento dell’esposizione alle radiazioni, con conseguenti rischi per la salute soprattutto se assunto per un periodo di tempo prolungato.

Le autorità competenti possono pertanto consigliare il consumo di alimenti confezionati che, finché sigillati, sono protetti dalla radioattività.
In caso di acqua potabile contaminata invece, le autorità possono suggerire il consumo di acqua in bottiglia.

 

Conseguenze per la salute

Le conseguenze sulla salute di un individuo sono determinate dal tipo di radiazioni, dalle condizioni meteorologiche (venti e pioggia), dalla distanza dalla centrale nucleare interessata e dal fattore tempo a cui il soggetto è esposto.
Gli effetti acuti e immediati hanno maggiore probabilità di manifestarsi nel personale direttamente coinvolto nel sito dell’evento. Il rischio di conseguenze di lungo termine aumenta se il soggetto è esposto a massicce dosi di radiazioni, per lunghi periodi di tempo.

Misure individuali di protezione

Nel caso di quantità pericolose di iodio radioattivo nell’atmosfera, le autorità per la salute pubblica possono raccomandare l’assunzione di ioduro di potassio (iodoprofilassi), in forma di compresse, che protegge la tiroide dall’assorbimento di iodio radioattivo
Nel caso di donne in gravidanza o che allattano, le compresse di ioduro di potassio possono essere assunte attenendosi alle disposizioni delle autorità per la salute pubblica.